Siamo lietissimi di annunciare che la collana Molina si arricchisce da settembre di una nuova perla del fumetto giapponese! Nel 1970 all’età di vent’anni Abe esordisce con il racconto “Un ragazzo gentile” su Garo, la leggendaria rivista giapponese, e da subito si pone come il principale erede della lezione intimista, cruda e universale di Yoshiharu Tsuge. Le sue storie sono un distillato intenso che mette al centro la figura esile e sensuale della compagna Miyoko e le proprie esperienze e i sentimenti più estremi. A metà degli anni Settanta la sua salute mentale inizia a deteriorarsi, la sua fragilità è aggravata da una sempre più smodata abitudine a bere e Abe, in cerca di stabilità e senso, si rivolge alla congregazione religiosa di Shoho. Qui i suoi mentori criticano la degenerazione di alcuni dei suoi lavori, che definiscono inquietanti e pornografici e gli consigliano di abbandonare l’attività di mangaka e di fondare una famiglia. Abe torna alla sua città natale, diventa padre e lavora come impiegato. È però continuamente combattuto tra il senso di colpa e il bisogno di disegnare. Lavora a diversi progetti che non conclude e il dilemma finisce per fiaccarne lo spirito. La sua produzione, inframezzata dai soggiorni in ospedale, è ormai caotica tanto nello stile quanto nella narrazione. Durante gli anni Novanta sono in molti a raggiungerlo nel sud per testimoniargli ammirazione e vicinanza tanto da farlo tornare alla scrittura. Nel 2009 il regista Tsubota Yoshifumi realizza un lungometraggio ispirandosi al racconto “Miyoko, l’atmosfera di Asagaya”. “Un ragazzo gentile”, un libro imperdibile.

Un ragazzo gentile sarà disponibile da settembre in libreria.