progetti

la rivista

La rivista è stata il fulcro di Canicola. Inizialmente palestra per gli autori fondatori è mutata via via in libro a progetto. Ogni nuova uscita era legata a una ricerca critica più ampia con l’intenzione di proporre autori inediti, tendenze, nuove indagini attorno al contemporaneo. La rivista uscita in 12 volumi, dal 2005 al 2015, ha testi in italiano con traduzione in inglese.

le collane

Oggi le collane sono raramente indicatore progettuale forte culturale, così la nostra divisione dei volumi è iniziata soprattutto per formati e non per generi, temi, geografie, tendenze, e i nomi che abbiamo scelto sono tributi affettuosi.  Si tratta delle collane Matti Pellonpää (15×21) e Jaroslav Falta (17×24) che raccolgono la maggior parte della nostra produzione. A queste si aggiungono la Jason Molina, con formati diversi, per l’edizione di classici e di nostre riedizioni, e la collana Dino Buzzati, di cartonati dedicati al fumetto per l’infanzia. Nel 2019 per i nostri quindici anni è nata la collana I QUINDICI dove confluiscono formati diversi e una grafica ora in movimento. Per un’apertura invece circolare, per target ma anche per contaminazioni diverse, nasce zero99.

Accanto a queste collane destinate alla distribuzione libraria, ce ne sono altre con obiettivi diversi e che prediligono la spillatura alla brossura. La Sudaca (30×42), premiata per coraggio e spettacolarità, che propone narrazioni dove la dimensione visiva del grande formato sia corpo potente del progetto, la Henry Darger (17×24) che mette al centro la narrazione breve e le nuove voci, la Cappelli di paglia (15×21 con bandelle) che propone dei quaderni per progetti speciali, per lo più con opere realizzate da bambini.

I nomi delle collane sono quindi abbastanza arbitrari, ma definiscono anche persone, un attore, uno scrittore giornalista pittore, un musicista, un motociclista di cross, un oggetto, un modo di dire, che per noi definiscono bene un’identità, anche emotiva o simbolica, in cui ci riconosciamo.

i progetti culturali

In occasione delle nostre uscite editoriali non ci limitiamo a fare gli editori, ma curiamo esposizioni, momenti di confronto, progetti che possano inserire gli autori e i loro libri in un sistema culturale più ampio. Negli anni abbiamo collaborato con i festival del fumetto in Italia, abbiamo frequentato i maggiori festival europei (Lucerna, Angoulême, Madrid, Anversa, Parigi, Amburgo, Stoccolma, Helsinki, San Pietroburgo) spesso invitati a rappresentare il fumetto italiano contemporaneo come è stato anche per i festival di Buenos Aires e di Taiwan.

Fin dalla nostra nascita si è instaurato un dialogo proficuo tra le opere degli autori e il mondo dell’arte con progetti espositivi per Artissima di Torino, Biennale del disegno di Rimini o con le gallerie D406 di Modena, HDE di Napoli, Parione 9 di Roma, Spazio 32 di La Spezia, Caos di Terni. Progettazione espositiva che ha portato a collaborazioni con Musei e gallerie d’arte internazionali come il Centre National d’Art Contemporain di Ginevra, il Kiasma di Helsinki, Galleria Hinterconti di Amburgo, Cag Gallery San Pietroburgo, Streintenfeld di Francoforte.

promozione di giovani artisti

Canicola dal suo esordio ha puntato sui giovani: Amanda Vähämäki, Alessandro Tota e Michelangelo Setola erano poco più che ventenni alla nascita del progetto, ma ora le esperienze di confronto per esordi editoriali hanno assunto una progettualità molto consapevole, che prevede un intenso confronto e anche dinamiche strutturate di valorizzazione e promozione complessiva degli autori e delle autrici, sia in Italia che all’estero, grazie anche alla collaborazione con agenzie internazionali di scambio diritti.

la rivista

La rivista è il fulcro di Canicola. Inizialmente palestra per gli autori fondatori è mutata via via in libro a progetto. Ogni nuova uscita è legata a una ricerca critica più ampia con l’intenzione di proporre autori inediti, tendenze, nuove indagini attorno al contemporaneo. La rivista uscita in 12 volumi ha testi in italiano con traduzione in inglese.

le collane

Oggi le collane sono raramente indicatore culturale o commerciale come è stato in passato per la migliore editoria del nostro paese, così la nostra divisione dei volumi è soprattutto per formati e non per generi, temi, geografie, tendenze, e i nomi che abbiamo scelto sono un’allusione affettuosa più che scelte di marketing. Si tratta delle collane Matti Pellonpää (15×21) e Jaroslav Falta (17×24) che raccolgono la maggior parte della nostra produzione. A queste si aggiungono la Jason Molina, con formati diversi, per l’edizione di classici e di nostre riedizioni, e la collana Dino Buzzati, di cartonati dedicati al fumetto per l’infanzia.
Accanto a queste collane destinate alla distribuzione libraria, ce ne sono tre che inseguono obiettivi diversi lavorando su nuovi formati e prediligendo la spillatura alla classica brossura. La Sudaca (30×42), premiata per coraggio e spettacolarità, che propone narrazioni dove la dimensione visiva del grande formato sia corpo potente del progetto, la Henry Darger (17×24) che mette al centro la narrazione breve e le nuove voci, la Cappelli di paglia (15×21 con bandelle) che propone dei quaderni per progetti speciali, per lo più con opere realizzate da bambini.
I nomi delle collane sono quindi abbastanza arbitrari, ma definiscono anche persone, un attore, un custode artista, uno scrittore giornalista pittore, un musicista, un motociclista di cross, un oggetto, un modo di dire, che per noi definiscono bene un’identità, anche emotiva o simbolica, in cui ci riconosciamo.

i progetti culturali

In occasione delle nostre uscite editoriali non ci limitiamo a fare gli editori, ma curiamo esposizioni, momenti di confronto, workshop che possano inserire gli autori e i loro libri in un sistema culturale più ampio. Negli anni abbiamo collaborato con i festival del fumetto in Italia, abbiamo frequentato i maggiori festival europei (Lucerna, Angoulême, Madrid, Anversa, Parigi, Amburgo, Stoccolma, Helsinki, San Pietroburgo) spesso invitati a rappresentare il fumetto italiano contemporaneo come è stato anche per i festival di Buenos Aires e di Taiwan.
Fin dalla nostra nascita si è instaurato un dialogo proficuo tra le opere degli autori e il mondo dell’arte con progetti espositivi per Artissima di Torino, Biennale del disegno di Rimini o con le gallerie D406 di Modena, HDE di Napoli, Parione 9 di Roma, Spazio 32 di La Spezia, Caos di Terni. Progettazione espositiva che ha portato a collaborazioni con Musei e gallerie d’arte internazionali come il Centre National d’Art Contemporain di Ginevra, il Kiasma di Helsinki, Galleria Hinterconti di Amburgo, Cag Gallery San Pietroburgo, Streintenfeld di Francoforte.

promozione di
giovani artisti

Canicola dal suo esordio ha puntato sui giovani artisti: Amanda Vähämäki, Alessandro Tota e Michelangelo Setola erano poco più che ventenni alla nascita del progetto, ma ora le esperienze di confronto per esordi editoriali, in particolare dei più giovani, hanno assunto una progettualità molto consapevole, che prevede un forte editing ma anche dinamiche strutturate di valorizzazione e promozione complessiva dell’autore e della sua opera, sia in Italia che all’estero.